Si è svolto per il terzo anno consecutivo il festival contemporaneo delle arti performative, fiore all’occhiello della nostra associazione, per il rilancio e la valorizzazione della creatività: quella che ci circonda, quella che amiamo respirare e di cui anche inconsapevolmente ci nutriamo, quella che colora ed anima la nostra realtà di nuove forme, quella che muove la nostra fantasia e le emozioni, quella che percepiamo intorno a noi, come danza, come musica, come immagini, come movimento… “Il movimento delle percezioni” è stato il tema di Alterazioni di quest’anno, che richiama artisti da tutta Italia e non solo, a misurarsi con lo spazio, il tempo e le diverse dimensioni del reale e dell’invisibile, attraverso istallazioni, video proiezioni, dipinti, sculture, espressioni corporee e musicali.
Movimento e il suo contrario, la cui formula ossimorica è il risultato di tutto ciò che movimento non è: non è schizofrenia o nevrosi di un mondo in corsa preda del cambiamento, ma qui è raccoglimento della forma e forma del pensiero attraverso l’intuizione.
Un processo dinamico che ha avuto come obiettivo il coinvolgimento dello spettatore nel tentativo di comprendere questo movimento, attraverso la fase più dinamica, appunto, dell’interazione.
Durante l’attrazione sensibile e lo stimolo intellettuale, l’espressione artistica ha trovato una forma in una dimensione altra che è quella della percezione dello spettatore. Il tentativo più arduo: cristallizzare per brevi attimi il movimento in questa dimensione invisibile, che investe la complessità dei sensi del fruitore. Lo scoglio tutto contemporaneo è stato superare l’invisibile attraverso l’opera nella sua interezza e dare visibilità e tangibilità all’espressione artistica, tramite le sue molteplici attitudini, ma soprattutto attraverso lo sguardo, il pensiero ed il sentire di chi la osserva.
Durante le tre giornate (27, 28 e 29 Luglio) artisti e pubblico sono stati impegnati nella condivisione di performances che sono spaziate tra concerti, musica sperimentale, video proiezioni, teatro e danza contemporanei in ambientazione surreale e d’avanguardia, dove comunque con la sezione Alterazioni “da gustare” non sono mancate del buon cibo e da bere, ulteriori ingredienti di socialità e coinvolgimento dei sensi.
Come ogni anno lo scenario del progetto è stato il Castello Aldobrandesco, che ospiterà la mostra degli artisti selezionati, per tutto il mese di agosto e Piazza Cavallotti, palcoscenico antico che si anima di contemporaneità e idee, un luogo ricco di suggestione che rivive in questo tempo la magia dell’arte e delle sue mirabili e imprevedibili forme, in una dimensione, in cui l’unica contaminazione possibile è il pensiero critico e l’alterazione dei sensi.
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