La limitazione delle libertà personali è il principio contro il quale l’antiproibizionismo concentra la sua battaglia politica. I divieti sono da sempre le leve principali, che favoriscono gli stimoli maggiori per un abuso incontrollato di droghe. La legalizzazione e la liberalizzazione rappresentano i capisaldi intorno ai quali gravitano gli ideali di tolleranza, di libertà e di consapevolezza. Non vi può essere uso consapevole senza autogestione. Il proibizionismo ha incoraggiato la criminalità, favoreggiato l’illegalità e schiavizzato le masse. Essere leali significa poter scegliere. E poter scegliere nella lealtà significa assumersi le responsabilità di qualsiasi decisione. Dal 1968, è in corso una lotta per garantire e garantirci un libero arbitrio, che tarda ad esistere e per tutelare possibilità di utilizzare le sostanze solo a determinate condizioni stabilite dalla legge, come oggi avviene per il fumo e per l'alcol. Dall’antiproibizionismo ne consegue non solo il diritto di auto-gestirsi ma anche il dovere di imparare a farlo, tenendo sempre conto che, come tutto ciò che può creare dipendenza, anche e soprattutto la droga nasconde in essa i pericoli più insidiosi per coloro, che si lasciano governare da essa. Per diventare la società che vogliamo, è indispensabile, prima di tutto, osservare e guardarsi dentro.
| Be ON |
( TECHNO UNDERGROUND CLUBBING CULTURE )
Il progetto Be ON nasce nell’Ottobre 2014 ideato dal dj/producer BIO K , nonché co-owner insieme al collega GENNY EFFE della label DMR digital . Il concept consiste in un serata dedicata alla culture club dove vengono proposti djsets e live performance di artisti pionieri della musica TECHNO underground della capitale e d’Italia. Inoltre visual stage e workshop di musica elettronica il tutto presentato in una location dove le mura trasudano mentalità di clubbing, SENZA LUSTRINI e accessibile a tutti.
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