Manifesto - raw Culture #010 - Stranger - Plukkk - Logotech

  • Lugar
    Duel Club
    • Via Antiniana 2/a, 80078 Pozzuoli, Napoli, Italy
  • Fecha
    Oct 10, 2015
    Sat 00:00 - Sun 07:00
  • Interesadx
    • 6
  • STRANGER * (Olanda) Il "non così misterioso" venticinquenne Mitchel Pordman è la persona dietro la maschera di "stranger", uno pseudonimo sotto il quale al momento produce, suona e diffonde la sua passione, interesse e conoscenza della musica Techno. Cresciuto e con base a Rotterdam, la città di nascita della musica Gabber/Hardcore, l'interesse di stranger è sempre stato influenzato dal lato più duro della musica elettronica. Iniza a collezionare dischi in giovane età e suona con produzioni audio per molti anni sotto diversi alias, lo pseudonimo stranger fu adottato nel 2010 diventando la sua attuale identità; la sua principale produzione creativa nella musica. Il suo attuale progetto è la sua impronta personale "self reflektion", che ha avuto la sua prima uscita fisica negli shop alla fine dell'Ottobre 2014. "Io credo, ciò che non ti uccide ti rende più… estraneo" PLUKKK (ita) "Nato e cresciuto a Milano classe 1993, Nicola Armento aka Plukkk fonde percussioni distorte e bassdrum sempre più compressi. Dall'inizio del suo progetto l'interesse del giovane era sperimentare e trasmettere energia al pubblico e a chi lo seguiva, con sonorità industrial, sfalsate e sempre più crude. Con il suo ultimo "First Pitch" EP, uscito su Sombra Records a inizo Settembre, Plukkk propone un album dalle diverse sfumature di techno inaugurando la sua prima uscita fisica in tutti gli shop e ricevendo feedback da molti artisti come Perc, Bas Mooy, Tommy Four Seven, AnD, Paul Mac, Ansome e molti altri." LOGOTECH (ita) Sin da quando ha iniziato un percorso personale e dinamico attraverso il mondo della musica elettronica, le sonorità di Logotech hanno assunto un carattere fortemente introspettivo. Emozioni processate in armonie sintetiche, incorporate ai ritmi ipnotici e droni spaziali che fungono da filo conduttore tra le composizioni di Logotech, la formazione di un risonanze multidimensionali in grado di avvolgere lo spettatore in una fusione simbiotica. La sua visione interiore tratta una metaforica proiezione mentale della paradossale sensazione di claustrofobia causata dalla navigazione dello spazio aperto, mescolata allo stupore indotto dalla visione intermittente di paesaggi belli e sconosciuti. Logotech progetta i suoi sentimenti. Spazi reverberati, pause distorte, melodie ipnotiche e interferenze casuali portano la sua musica a riconsiderare i vecchi paradigmi della scuola techno in qualcosa connesso con la sua mente. Questo concetto si riflette anche nei suoi set, in cui il ritmo aumenta la tensione mentre si muove in avanti incontrastato attraverso melodie sincopate, percussioni ipnotiche e scanalature di costruzione che producono introspezione su "chi" e "dove". Volti che si sovrappongono e si fondono tra loro per creare una nuova dimensione, fondendo se stessi e componendo un immaginario tangibile dell'astrazione musicale del suono.
  • Manifesto - raw Culture #010 - Stranger - Plukkk - Logotech - Página frontal
RA